Ecco quali sono le principali associazioni italiane che si occupano di diritti del sex work

Sep 18, 2025
Ecco quali sono le principali associazioni italiane che si occupano di diritti del sex work
Photo by Leonardo Basso / Unsplash

Da anni in Italia esistono associazioni che si battono per difendere i diritti del sex work. Queste vere e proprie associazioni di categoria lottano per il raggiungimento di uguaglianza e dignità per tutte quelle persone che decidono di lavorare nel settore. 

Sicuramente un ambiente normativo non chiaro, disciplinato da una legge del 1958 non aiuta. Ma le attiviste sono lì: scendono in piazza, fanno rete anche a livello internazionale e cercano il dialogo con le istituzioni per il riconoscimenti dei diritti delle lavoratrici e lavoratori del sesso.

Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute: il più longevo e significativo sostegno al sex work in Italia

Fondato nel 1982, il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute (CDCP) è compomposto da persone che esercitano la prostituzione insieme a persone alleate. Nel tempo, il CDCP ha raccolto l’eredità di una battaglia per la depenalizzazione e il riconoscimento dei diritti civili dei sex workers, opponendosi a ogni forma di sfruttamento e discriminazione. 

L’associazione, con sede principale in Friuli Venezia Giulia, opera attraverso attività culturali, campagne di sensibilizzazione, interventi di formazione sull’empowerment e supporto diretto per migliorare la qualità della vita delle persone che lavorano nel sesso. Il CDCP è un interlocutore politico e sociale importante che si batte per l’abolizione delle leggi oppressive come la Legge Merlin, per l’inclusione sociale e per il rispetto della dignità delle sex worker in tutte le sue forme (donne, uomini, transgender).

SWIPE (Sex Work Intersectional Peer Education): solidarietà tra sex worker

SWIPE (Sex Work Intersectional Peer Education) è un’associazione nata in tempi più recenti che si distingue per la sua attenzione a una dimensione di solidarietà e mutualismo tra sex worker. SWIPE si propone di costruire reti di sostegno reciproco e di promuovere una cultura inclusiva, combattendo lo stigma e la discriminazione che gravano sulle lavoratrici e i lavoratori del sesso. 

Oltre al supporto psicologico, legale e sociale, l’associazione produce materiali formativi sui diritti, la salute e la sicurezza nel lavoro sessuale. SWIPE è attiva in diverse città italiane, partecipa ai dibattiti a livello istituzionale e internazionale, e collabora con la rete europea ESWA (The European Sex Worker’s Alliance).

Free Woman e Certi Diritti: diritto al sex work, libertà dalla tratta

Ci sono poi associazioni con focus specifici sull’aiuto concreto in strada, come Free Woman, attiva soprattutto a Milano e altre metropoli, che si occupa anche di donne che vivono situazioni di marginalità estrema, spesso vittime di dipendenze o di sfruttamento, fornendo assistenza, supporto sanitario e aiuto legale.

Altro tipo di associazione è Certi Diritti, che pur non essendo esclusivamente rivolta a sex workers, è impegnata da anni nella difesa dei diritti civili, inclusi quelli delle persone che svolgono lavoro sessuale, e organizza congressi e dibattiti pubblici sul tema.

Cosa fanno concretamente queste associazioni per le sex worker?

Le loro attività sono varie e possono aiutare su molti fronti chi ne ha necessità. Sicuramente possono dare supporto legale: assistenza per diritti civili, difesa da accuse legate alla legge Merlin, aiuto nella gestione delle difficoltà burocratiche come apertura partita IVA o accesso a servizi pensionistici. Anche per i servizi di salute sono un punto di riferimento: informazioni e accesso facilitato a test diagnostici per malattie sessualmente trasmissibili, consulenze psico-sociali e campagne di prevenzione sanitaria.

Non tutti sanno che queste realtà sono impegnate anche in empowerment e formazione con corsi e incontri formativi per aumentare la consapevolezza dei propri diritti e migliorare la sicurezza nello svolgimento del lavoro. Oltre a questo, costituiscono una rete di supporto mutualistico grazie alla creazione di connessioni fra sex workers per scambi di informazioni su clienti, luoghi di lavoro sicuri, strategie di autodifesa.

Anche verso l’opinione pubblica agiscono con campagne di sensibilizzazione per combattere lo stigma e promuovere il riconoscimento del lavoro sessuale come lavoro legittimo. Grazie a questo sono anche interlocutori con i decisori politici per chiedere riforme legislative e la depenalizzazione della professione.